E' dal primo giorno della sua uscita, che senza che io possa fare nulla, non riesco a smettere di giocare al nuovo titoli Bedesda che, senza descriverlo in ogni suo pregio e difetto, si è rivelato essere uno dei giochi di ruolo più belli di quest'anno.
Non si può dire a se stessi: "ho due ore disponibili, facciamo una partita a Skyrim" perchè quelle due ore si tramuteranno, inevitabilmente, in una decina senza che possiamo accorgercene minimanente.
Ma quali sono le forze che riescono a incollare per cosi tanto tempo, un giocatore innocente come il sottocritto, su questo gioco?
Penso di averne individuata una mangiata:

La base del gioco, il suo motivo portante che porta all'assuefazione, si potrebbe descrivere in questo breve listato in basic:
10 Vai in città
20 Parla con gli abitanti
30 prendi le quest
40 scopri il punto di interesse della mappa
50 infilati in un dungeon
60 devasta tutto quello che vedi.
70 goto 10

Il mondo è affascinante, vasto, immersivo e cosi dannatamente reale, tanto da farci credere che la regione di Skyrim, esista veramente. E' facile quindi, perdersi nell'esplorazione di questa immensa mappa.

Non è presente un allineamento o un qualche valore legato alla morale. Il personaggio e la trama principale (un pò come gli altri titoli della saga) variano di poco se il nostro personaggio è un angioletto o un emerito stronzo. Per questo è possibile borseggiare, rubando nelle case senza preoccuparci molto delle conseguenze sull'indole del personaggio, ma stando solo attenti alle leggi del posto. Forse una delle libertà più comode.

Si alzano le caratteristiche utilizzandole, un sistema valido che porta via altre ore alla vita reale, nell'impegnativo tentativo di raggiungere il massimo possibile, all'abilità che noi riteniamo più utile.

Come anche in Oblivion, è più facile perdersi nelle quest secondarie, che seguire la missione principale. Sono la vera anima del gioco e il vero motivo per cui procrastinare ghi appuntamenti con la ragazza.

Scoprire i bug e utilizzarli a vostro vantaggio. E' un classico della serie Elder Scroll. Anche qui, come da tradizione, ne è pieno anche se non incidono fortunatamente, sulla giocabilità.