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Riders of the Lost Ark Atari vcs 2600

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  • Raiders of the Lost Ark

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ID: 253802Introduzione

    ES “... e questo cos’è ?”

    HJ “L’Arca dell’Alleanza”

    ES “Ne è sicuro ?”

    HJ “... abbastanza !”

    Questo è un famosissimo, ironico ed emblematico allo stesso tempo, scambio di battute tra due persone, tali professori Elsa Schneider e Henry “Indiana” Jones Jr., contenuto nel copione dell’eccezionale film “Indiana Jones e l’Ultima Crociata”, terzo (ma secondo, in linea temporale) lungometraggio della stupenda e fortunatissima serie di film avente come protagonista il noto professore/archeologo/profanatore di tombe.
    Ironico perchè Indiana, che da ora in poi chiamerò semplicemente “Indy”, come peraltro veniva chiamato dal secondo film in poi, vede sul muro di una catacomba veneziana una sorta di dipinto raffigurante quello che era stato in precedenza l’oggetto più ricercato, ovviamente da lui trovato e recuperato, nella storia dell’archeologia! Alla visione di tale disegno, in lui non traspare alcuno stupore ma, memore della sua colossale e travagliata impresa, Indy si dimostra anzi visivamente assai “seccato” (si prega di vedere ASSOLUTAMENTE il film per poter comprendere...)!
    Emblematico perchè nel terzo come nel primo film l’oggetto in questione da riportare alla luce è ancora un reperto di enorme valore religioso e storico.
    Filmografia avventuriera a parte, indubbiamente Arca dell’Alleanza e Santo Graal hanno in comune il fatto di essere degli oggetti di culto a dir poco leggendari... L’una perchè, pur essendone comprovata l’esistenza sul “nostro” testo religioso per antonomasia, non è MAI stata mostrata al pubblico ed ha una storia assai travagliata, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti e le presunte locazioni di custodia. L’altro perchè le prove della sua esistenza sono tuttora “vacillanti”, così come ne è addirittura incerta anche la conformazione! Non si sa bene che cosa in effetti sia o non sia stato: una persona, un oggetto, un’entità astratta... mah, vallo a sapere...
    STA DI FATTO CHE il nostro Indy riesce, alla conclusione di queste sue due colossali imprese cinematografiche, a trovare entrambi Arca e Graal!

    La Storia

    Nel 1936, in piena epoca dell’Europa nazionalsocialista, Indy viene assoldato dai servizi segreti statunitensi per trovare l’Arca dell’Alleanza, il famoso e mistico forziere in cui Mosè rinchiuse le tavole che Dio stesso gli dette e sulle quali scolpì i Dieci Comandamenti. Un oggetto dagli straordinari poteri che Adolf Hitler brama di possedere e che se effettivamente dovesse cadere in mano sua deciderebbe probabilmente le sorti dell’oramai alle porte secondo conflitto mondiale e di tutto il periodo che ne conseguirebbe!
    Perciò Indy deve assolutamente recuperare l’Arca prima che lo facciano i nazisti, e per riuscirci dovrà risolvere enigmi e indovinelli ed affrontare nemici astuti e pericolosi!

    Si può dire che questo specifico titolo per VCS ricalca abbastanza fedelmente la trama del film, se si eccettua la primissima parte di quest’ultimo, in cui Indy recupera un fantomatico idolo d’oro che con l’Arca non ha nulla a che vedere. Memorabile a questo proposito, e oserei dire STRACOPIATISSIMA anche in altre produzioni (ved. Dragon’s Lair...), la scena in cui Indy corre all’impazzata tentando di evitare una gigantesca sfera rotolante che gli piomba addosso da dietro!
    Un’altra sottile ma importante differenza sta nel fatto che non si hanno limiti di tempo per completare l’avventura: nessuna corsa contro i nazisti, quindi... FORTUNATAMENTE!
    Già, perchè il giocatore avrà comunque pane per i suoi denti, a prescindere dalla durata della partita!

    Il gioco

    RotlA possiede una grafica piuttosto essenziale, tanto che il metodo più “sicuro” per affrontare l’avventura, almeno le prime volte che si gioca, è quello di tenersi a portata di mano l’utilissimo libretto di istruzioni per identificare correttamente i vari oggetti disseminati “in giro” (a dire la verità il libretto, assai ben realizzato, oltre a contenere informazioni utilissime, ha una sezione completamente dedicata ai “suggerimenti” per riuscire a capire alcuni meccanismi di gioco...).
    Lo sprite principale, nonostante la scarsa risoluzione e la colorazione esclusivamente monocromatica, risulta ben animato ed abbastanza somigliante al personaggio di Indiana Jones, con tanto di cappello.
    Addirittura sembra proprio che questo ammasso di pixel in movimento abbia quella stessa dinoccolatissima camminata di Harrison Ford!
    [ Non so se è stata una scelta voluta dal programmatore, ma lo sprite di Indy assume anche diverse colorazioni, rimanendo però sempre monocromatico, a seconda dell’ambiente in cui si viene a trovare...]

    I movimenti vengono controllati dal giocatore tramite il joystick connesso alla porta DESTRA del VCS, mentre con un altro stick connesso alla porta SINISTRA è possibile la gestione dell’inventario costituito dagli oggetti contenuti all’interno dello “zaino” di Indy. Con quest’ultima leva il giocatore fa scorrere con semplici movimenti sinistra/destra un piccolo cursore (un puntino), evidenziando così l’oggetto che verrà utilizzato, mentre con il pulsante di fuoco l’oggetto selezionato verrà posato a terra (ritornando magicamente nel suo punto d’origine in cui era stato precedentemente raccolto...) o consegnato ad un determinato elemento dello scenario di gioco, quale, ad esempio, un mercante. Un meccanismo di gioco per certi versi assai scomodo, ma il giocatore si accorgerà che con il progredire nel gioco la sua iniziale scomodità andrà via via “scemando”, tramutandosi addirittura in efficacia!

    L’ambientazione dell’avventura è l’oscuro ed intrigante Egitto nel quale si presume esista un luogo chiamato “Il pozzo delle anime”, al cui interno vi sarebbe custodita l’Arca.
    L’ubicazione di questa camera è un vero mistero, ma ovviamente un modo per rivelarla c’è...
    In una leggendaria città di nome Tanis, da tempo sepolta da una tempesta di sabbia che si dice durò un’intero anno, esiste un’edificio in cui è contenuto un’enorme modello in scala della città stessa.
    E’ necessario accedere a questa stanza e possedere un particolarissimo oggetto chiamato “Amuleto di Ra”, a sua volta incastonato all’estremità di un’asta (l’”Asta di Ra”, appunto), il tutto da infilare in un preciso punto sul modello della città... in un determinato momento della giornata il sole “fltra” nella costruzione ed illumina tutta la “città in miniatura” e l’amuleto, irradiato anch’esso dalla luce solare, emette una sorta di fascio di luce concentrato che colpisce l’esatto punto in cui si trova il pozzo e, di conseguenza, l’Arca!
    Ed ora non resta che TROVARE questo luogo ed iniziare a scavare...

    ... SI COMINCIA !
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ID: 253803

    Per portare al termine tutta l’avventura esistono svariate “strade” da seguire, parecchio diverse l’una dall’altra. Pensate che si può terminare il gioco dopo soli 5 minuti circa ed adoperando soltanto una parte dei numerosi oggetti presenti nelle varie sezioni... esattamente come può essere possibile completare l’avventura dopo 20 minuti ed usando praticamente tutto il possibile!

    L’importante è non farsi toccare dai nemici “letali”, perchè questo comporterebbe la perdita di una delle tre vite a disposizione all’inizio del gioco... quantità che, oltre a non incrementare mai, data l’impossibilità di vincere vite extra, non è rappresentata sullo schermo! “Vietato”, quindi, sapere quante vite restano al giocatore. Bisogna tenersi a mente quante volte si è stati “ammazzati”...

    Nella prima schermata del gioco Indy deve subito fronteggiare un nemico appartenente ad una specie animale, rettile in questo caso, da lui tremendamente odiata... I SERPENTI ! (“C’è un serpente enorme su quest’aereo, Jock! ... Io li odio i rettili...”). Fortunatamente per lui solo in questo e nello schermo appena al di sotto, l’unico direttamente accessibile PER IL MOMENTO, vi sono questi serpentelli. Fate molta attenzione a quando uscite/rientrate attraverso questi due schermi, perchè il serpente, sempre pronto ad azzannare il povero Indy ed a togliergli una delle vite a sua disposizione, è veramente... “viscido”!

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    In questa “stanza” si possono notare due oggetti: uno è una specie di “masso” e l’altro è LA FRUSTA di Indy, ovviamente da raccogliere perchè sarà di preziosissimo aiuto per quasi tutta la partita!

    La primissima cosa da fare è spiegata anche sul comodo libretto d’istruzioni, e consiste nell recarsi nello schermo appena sotto quello di partenza (il mercato) e rovistare in uno dei cesti per poter venire in possesso di una bomba.

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    Risalendo nello schermo di partenza, Indy deve piazzare questa bomba a circa metà della parete di destra e poi SCAPPARE ancora giù al mercato!

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    La bomba esploderà facendo saltare la parete...

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    ...creando così un’apertura tramite la quale Indy avrà accesso ad un’altra stanza ("Stanza dell’Orologio")...

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    In questa camera vi sono uno strano “tesoro” (l’orologio, appunto), posto giusto al centro della stanza, e QUATTRO passaggi posti ai lati della camera stessa.
    Indy è giunto “qui” passando per il “tunnel” in alto a sinistra, perciò questi riporterà ovviamente alla schermata di partenza.
    Il passaggio in alto a destra porta alla “Stanza del ragno gigante”...

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    ...mentre quello in basso a destra conduce alla “Stanza della luce splendente”, provvista di due celle in cui Indy verrà trasportato se si azzarderà anche solo a sfiorare una qualsiasi delle pareti o dei “massi” contenuti nello schermo (le pareti delle prigioni sono però piuttosto fragili, e con due colpi di frusta Indy sarà di nuovo libero...).

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    Il passaggio posto in basso a sinistra riporta invece al mercato, ma da qui Indy non potrà riaccedere direttamente alla stanza dell’orologio... ed ecco così scoperto il primo dei tanti passaggi “a senso unico” di RotlA! Un particolare, questo, che potrebbe far letteralmente imbestialire il giocatore “novizio”...

    Già, perchè per giocare (bene) a questo titolo ci vuole anche una buona dose di PAZIENZA!
    Pazienza a tratti mista ad una buona dose di riflessi e capacità di risoluzione di alcuni piccoli enigmi o puzzles, come il giocatore avrà occasione di sperimentare nelle fasi “avanzate” di RotlA.

    Nella stanza delle prigioni vi è un passaggio nascosto che consentirà l’accesso alla “Stanza del tesoro”...

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    ...in cui sarà possibile reperire sacchi di denaro (illimitati!) ed alcuni tesori assai importanti ai fini della risoluzione dell’ avventura!

    Proseguendo nel gioco Indy entrerà in altre locazioni, alcune segrete ed altre un po’ meno ma spesso molto pericolose.
    Innanzitutto c’è da dire che dallo schermo del mercato non è consigliabile andare “giù”, perchè si entrerebbe nella locazione delle “terrazze”: una grande sezione (di estensione tripla rispetto ad un comune schermo) fatta di ammassi di pixels che dovrebbero e vorrebbero essere i tetti delle abitazioni della città sepolta di Tanis!

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    La visuale, in questo caso, è assimilabile ad una “top view”, perciò il metter piede sulla parte colorata di azzurro significherebbe lanciarsi nel vuoto! La pena per questo gesto sconsiderato è, dopo aver fatto una brutta caduta ed aver perso una vita, l’essere finiti nella “Valle del veleno”, una sezione di gioco grande quanto quella delle terrazze, piena di stranissime conformazioni che il libretto identifica come “alghe” che rallentano la camminata di Indy. La zona è popolata da insidiosissime mosche tzè-tzè (che paralizzano Indy per un tempo variabile da 1 a 6 secondi) e da un oscuro ladro che ci rincorrerà per rubarci gli oggetti contenuti nella nostra “sacca” (occhio che se ruba la pistola poi vi spara!!!). Unico modo per uscire da questo bruttissimo livello è risalire tramite i due possibili passaggi in corrispondenza delle due “isolette” di putridume poste nella parte alta dello schermo.

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    La sezione delle terrazze, tuttavia, può (anzi, DEVE!) essere affrontata tramite il possesso di un oggetto che permetterà ad Indy di “lanciarsi” di terrazza in terrazza, in modo da poter raggiungere altre importantissime locazioni, come il “Mercato Nero”...

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ID: 253814

    ...dove si possono acquistare oggetti estremamente importanti come una pala (di contrabbando, forse?...) e la “Stanza della Mappa”...

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    ...che consentirà ad Indy di individuare, tramite l’ausilio del sole e dell’ “Amuleto di Ra” (...), dove si trova effettivamente il “Pozzo delle Anime”...

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    ...ovvero il luogo in cui è sepolta l’Arca!

    Ecco un’accurata descrizione degli oggetti presenti nel gioco:


    Monete
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ID: 253790
    (sacco) Reperibili all’interno della Stanza del tesoro. Utili per acquistare oggetti dai commercianti del mercato o dagli sceicchi del mercato nero.
    Granata
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    Reperibile gratuitamente, contenuta all’inerno di una cesta del Mercato, utile per far esplodere la parete della stanza d’inizio.
    Frusta
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    Reperibile gratuitamente, posta in basso allo schermo di inizio, utiltissima per bloccare e/o far indietreggiare alcuni nemici e per aprirsi varchi attraverso le mura delle prigioni.
    Chiave
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    Reperibile gratuitamente, contenuta all’interno di una cesta del Mercato, utile per sbloccare la serratura della stanza del modellino di Tanis
    Orologio
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ID: 253794
    Reperibile gratuitamente, posto al centro della Stanza dell’Orologio
    Pistola
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ID: 253795
    Reperibile gratuitamente,contenuta all’inerno di una cesta del Mercato, con 6 proiettili al suo interno... si possono acquistare altri Proiettili Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 253818, venduti al Mercato Nero al quantitativo di 3 unità per sacco di monete.
    Flauto Magico
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ID: 253796
    Venduto al Mercato per 1 sacco di denaro, utilissimo per rendere inoffensivi serpenti e mosche tzè-tzè !
    Ankh
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ID: 253797
    Croce ansata, reperibile nella Stanza del tesoro. Possiede una sorta di “uncino” con il quale ci si può “agganciare” sulle terrazze distanti
    Paracadute
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ID: 253798
    Venduto al Mercato per 1 sacco di denaro, utile per permettere ad Indy di atterrare all’interno dell’apertura del “Pozzo delle anime”.
    Pala
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ID: 253799
    Venduta al Mercato Nero per 2 sacchi di monete, utile per... trovare l’Arca!
    Chai
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ID: 253800
    Amuleto simbolo della vita, reperibile nella Stanza del tesoro.
    Clessidra
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    Simbolo dello scorrere del tempo, reperibile nella Stanza del tesoro




    Punteggio

    Veramente originale il sistema di visualizzazione del punteggio acquisito alla fine della partita.
    I punti avventura vengono attribuiti a seconda di diversi fattori: gli oggetti raccolti ed effettivamente utilizzati e la risoluzione degli enigmi.
    La schermata che compare all’atto dell’accensione della console raffigura Indy in piedi sopra una sorta di scalinata che va via via assottigliandosi sino ad annullarsi definitivamente, mentre al di sopra di tutto vi è raffigurata l’Arca.
    Ebbene, questa schermata viene riproposta anche alla conclusione dell’avventura ed il numero di scalini di cui sarà composta la scala rappresenterà il punteggio finale! L’Arca, in questo caso, comparirà al suo “solito” posto (in cima allo schermo) solamente in caso di avvenuto ritrovamento della stessa...

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    Particolarità

    La cartridge offre un solo livello di difficoltà e la partita può essere ad un solo giocatore... OVVIAMENTE, data la particolarità del controllo “a doppio joystick”! Caratteristica, questa, assai poco comoda in ragione della complessità dei movimenti delle mani durante i necessari e frequenti cambi di oggetti dell’inventario. Direi che sarebbe opportuno posizionarsi lo stick di sinistra (quello che controlla l’inventario) in mezzo alle gambe e tenere l’altro (quello per i movimenti di indy) in mano ed in posizione vicina al primo, in modo da avere una distanza minima tra i due e facilitare (leggi anche VELOCIZZARE!) i movimenti dei nostri arti superiori... A questo proposito posso far notare che è interessante ed assai più comodo utilizzare il bellissimo controller di “Track&Field” in luogo dello stick di sinistra per la gestione dell’inventario degli oggetti ! In fondo si tratta solamente di spostare un cursore a destra o a sinistra (compito assolto dai due tasti per la corsa) e selezionare l’oggetto da “mollare” (... il pulsante di salto/lancio)!
    Dovrei ancora provare, ma non è escluso che anche l’utilizzo del tastierino numerico di “Star Raiders”, nel caso funzioni con questo specifico gioco, possa giovare alla comodità di controllo...

    Quella recensita è la versione in standard PAL, alla quale è stato dato un livello di rarità pari a 3 da AtariAge, mentre invece la corrispettiva versione NTSC, peraltro molto più godibile (come di consueto...) dato il miglior framerate e la gamma cromatica più “azzeccata”, è etichettata con un livello 5.


    COMMENTO FINALE


    "Un giocatore “provetto”, già in un qual modo esperto del mondo VCS, noterà sin da subito l’“impronta” del programmatore: grafica semplice ed a tratti “astratta” in un modo tale che solamente leggendo le istruzioni si riesce a comprendere che cosa sia effettivamente quell’oggetto o essere che si ha di fronte; giocabilità all’inizio frustrante a tal punto che il ricorso alle istruzioni è ancora d’obbligo solamente per capire che cosa si deve fare... Non c’è dubbio! E’ SICURAMENTE LUI!!! Howard “E.T.“ Scott Warshaw!
    Proprio lui: il creatore del fallimento commerciale per eccellenza della storia dei videogiochi! [Ancora c’è chi non si riesce a spiegare come questi abbia fatto a “sfornare” un titolo bello (ma non è opinione di tutti... compreso il sottoscritto) come Yars' Revenge!]
    FORTUNATAMENTE per noi atariani le somiglianze di RotlA con ET si fermano a quei due particolari appena descritti. Il libretto di istruzioni riporta le vicende dell’avventura esattamente come se si trattasse di un vero e proprio film, perciò se tutto ciò fosse di buon auspicio saremo di fronte ad un’opera veramente grandiosa per essere un semplice gioco scritto per la piccola console Atari. In realtà non è proprio così.
    Ciononostante, grafica essenziale e sonoro veramente ridotto all’osso (il motivetto “Raider’s March” tipico dei film di Indiana Jones è realizzato piuttosto maluccio...) a parte, Raiders of the Lost Ark riesce comunque a catapultare il giocatore all’interno di un mondo in cui la sopravvivenza ed il buon prosieguo dell’avventura sarà determinato dalle capacità dello stesso di risolvere alcuni enigmi e contemporaneamente essere impegnato in situazioni di “pura e sana” azione. Superati, quindi, gli “ostacoli” iniziali, il titolo si rivela un’avventura ben strutturata ed a volte addirittura avvincente!"


    Marco "MacDLSA" Marabelli




    [ edit: esiste una ( UNA SOLA ! ) copia della cartuccia che avrebbe un livello di rarità sconosciuto ed un valore pressochè INESTIMABILE !!!
    No, non è uno scherzo... è la versione "personalizzata" consegnata direttamente a Steven Spielberg da Howard Scott Warshaw !!!
    L'unica particolarità che la contraddistinguerebbe ( il mio condizionale è dovuto al fatto che esistono veramente pochissime info a riguardo di questa rarità assoluta ) dal resto delle cartucce "sorelle" sarebbe la visualizzazione del nome "STEVEN" nel display dell' inventario solamente all'atto dell'accensione del sistema ! Purtroppo di questa cartridge non si hanno più notizie...
    Ecco uno "shot" di Warshaw e Spielberg durante la consegna della cartuccia personalizzata ( fonte: AtariMania )

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    • Robbey
      #1
      Robbey ha commentato
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      Bellissimo articolo, complimenti, ben curato in ogni aspetto, un bel applauso ti meriti. Peccato che il gioco graficamente è troppo spartano è più bello Pitfall (sul lato grafico)

    • MacDLSA
      #2
      MacDLSA ha commentato
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      Grazie 1000 ! Cmnq Pitfall è un tantino diverso... sia come genere che come "target" ! RICORDO a chi volesse tentare di ritrovare l'Arca che è disponibile un walkthrough, peraltro già pubblicato da tempo...

    • Super Fabio Bros
      #3
      Super Fabio Bros ha commentato
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      Quando ancora non c'era Tomb Raider l'adventure portava il cognome Jones invece che Croft... Gioco davvero molto bello e coinvolgente. Scott Warshaw ha uno stile particolare che mi piace parecchio. Sono sicuro che anche ET, se programmato con i tempi necessari a curarlo come si doveva, poteva diventare un bel gioco. Ottimo articolo!

    • musehead
      #4
      musehead ha commentato
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      Provai questo gioco per... uh, cultura personale quando preparai la recensione di E.T. e non ci capii davvero un tubo! Me l'aspettavo da Warshaw che finalmente qui trova il tempo necessario per la preparazione di un action adventure. Un piccolo miracolo pensando ai limiti del VCS. Bell'articolo, Mac!

    • PAROLONE
      #5
      PAROLONE ha commentato
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      E' impressionante cosa riuscissero ad ottenere dal VCS con un po' di impegno: Ghostbusters, Solaris, Decathlon, e questo Lost Ark. Peccato che io all'epoca non trovassi mai in circolazione i titoli piu' "complessi" (Ghostbusters 2600 pensavo addirittura che fosse una bufala inventata da un mio amico), e cosi' mi dovevo accontentare dei piu' semplici arcade, che alla lunga mi stancavano.

    • Ocram0806
      #6
      Ocram0806 ha commentato
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      Bellissima recensione.

    • JoustSonic82
      #7
      JoustSonic82 ha commentato
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      Sto scoprendo soltanto ora, a distanza di parecchi anni (diciamo anche un'era geologica ) quanto variegato fosse l'universo Atari VCS/2600, che non si limitava, a quanto vedo, ai semplici arcade alla Arkanoid, Space invaders o Pac-man, che poi erano i giochi che mi trovavo a maneggiare da piccolino. Dire che giochi come questo "Raiders of the lost ark" sono stati i progenitori dei moderni adventures alla Tomb raider non è un'eresia, vista l'insospettabile complessità e profondità del gioco (per gli standard dell'epoca, ovvio). Per quanto mi riguarda, io ero davvero troppo piccolo in quegli anni là, già faticavo a superare il terzo livello di Kangaroo, figuriamoci con questo gioco, mi sarei inceppato nelle fasi iniziali se avessi avuto l'opportunità di provarlo (o forse no, chi lo sa...).


      Complimenti davvero a Mac per l'ottimo articolo, che non si limita a "recensire" il gioco ma fornisce anche un piccolo "walkthrough" utile a chi voglia cimentarsi (domani potrei provarlo su emulatore, perchè no ). Mi hanno fatto sorridere (e riflettere, facendo il confronto coi videogiochi moderni) alcune annotazioni, riguardo la mancata visualizzazione di un'informazione basilare come le vite rimanenti (oggi invece spesso le schermate rivelano un'infinità di informazioni, e devo dire che preferisco fra i due estremi l'approccio antico, che stimolava di più la memoria!) e riguardo l'essenzialità della grafica (per usare lo stesso eufemismo usato da Mac ) che obbligava a consultare le istruzioni anche soltanto per capire la natura degli oggetti che si incontravano nel corso del gioco (veramente paradossale pensando al fotorealismo dei giochi moderni; qui non voglio fare l'ipocrita e dire che preferivo la grafica scarna o, come dicono alcuni, "astratta", del VCS, non sono pazzo fino a questo punto, però di certo in passato i giochi stimolavano in misura maggiore l'operazione di "ricostruzione mentale" di immagini a schermo e, in poche parole, spesso stimolavano di più la fantasia ).
      Ultima modifica di JoustSonic82; 08-07-2011, 00:05.

    • MacDLSA
      #8
      MacDLSA ha commentato
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      Innanzitutto grazie ancora (a tutti, ovv.) per i complimenti . Aneddoto: comprai la cartridge solamente nell'83 (un po' "tardi, dunque"), spinto già da parecchio tempo dal "fratellone" che l'anno precedente aveva visto "I predatori dell'Arca perduta" al cinema (non ricordo per quale motivo non andai con lui, ma posso imaginare (nell'82 avevo 12 anni, lui 21 e con morosa appresso... ) e dalle esaustive ed interessanti recensione e walkthrough apparse sulla rivista VideoGiochi (nel n°8 la prima e nel 10 la seconda). Parliamoci chiaro: abituato com'ero a giochi "inserisci il gettone, premi start e spara !" questo RotlA non l'avrei MAI preso se non fossi stato realmente appassionato del genere "avventuroso" in generale ! A JS82 posso dire che a parer mio una "semplice" recensione del gioco non avrebbe in alcun modo "spiegato" cosa effettivamente si dovrebbe fare anche solo per arrivare a capire DOVE CI SI TROVA ! Il vero e proprio walkthrough lo si trova cliccando sul link contenuto nel mio post precedente ! Per quanto riguarda il rapporto tra grafica ed immaginazione... bè, confermo quanto detto ! ...ora come avevo già "confermato" in un vecchio thread (che non trovo + ) !
      Ultima modifica di MacDLSA; 21-03-2014, 10:06.
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